Michele Santoro. Comunque la pensiate
Aliberti Edizioni
Reggio Emilia, 2009; br., pp. 281, cm 13x21.
ISBN: 88-7424-528-9
- EAN13: 9788874245284
Soggetto: Periodici,Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 0.358 kg
Chi è davvero Michele Santoro? "Comunque la pensiate", come direbbe lui, è uno dei protagonisti assoluti del giornalismo televisivo italiano degli ultimi vent'anni. Questa prima biografia completa prende le mosse dagli anni Settanta, quando Santoro si divideva tra la politica militante e il giornalismo. Gli inizi da leader studentesco, poi l'esperienza da giornalista, che lo vede redattore e direttore della "Voce della Campania" e collaboratore del "Mattino", dell'"Unità" e di "Rinascita". Poi il trasferimento a Roma: Santoro entra in Rai, dove s'impegna nel sindacato alle dipendenze del Tg3, da una cui costola nel 1987 nasce Samarcanda. L'impegno in prima linea contro la mafia lo colloca nel mirino della criminalità organizzata. Nascono il sodalizio con Costanzo e le "staffette" televisive: di nuovo furiose polemiche, soprattutto da parte di esponenti della classe politica siciliana. Quindi la nascita di nuovi format come IlRosso e il nero e Tempo reale; l'uscita dalla Rai e il passaggio a Mediaset, i tre anni di Moby Dick; il ritorno nell'azienda pubblica con Circus, Il raggio verde e Sciuscià fino all'"editto di Sofia", il pronunciamento di Silvio Berlusconi che lo mette alla porta insieme a Biagi e Luttazzi. Qui comincia forse il periodo più difficile della biografia professionale santoriana, con l'astinenza dal video e l'impegno per la libera informazione prima nel Paese e poi al Parlamento europeo. Fino al ritorno in tv con Anno Zero.