Inferni e paradisi. L'Italia di Dante e Giotto
Fazi Editore
Traduzione di Bramati A.
Roma, 2007; ril., pp. IX-402, cm 17,5x24,5.
(Le Terre. 156).
collana: Le Terre
ISBN: 88-8112-833-0
- EAN13: 9788881128334
Soggetto: Regioni e Stati,Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Luoghi: Italia
Extra: Arte Bizantina
Testo in:
Peso: 0.782 kg
Quando nasce la modernità? Nel Rinascimento, tramanda la storiografia ufficiale. Ma Élisabeth Crouzet-Pavan, docente di storia medievale alla Sorbona, sostiene una tesi differente: nel Duecento - il secolo di Federico II e di Francesco d'Assisi - avviene la prima vera rivoluzione culturale che porterà alla formazione della coscienza moderna. È in questo periodo, infatti, che l'uomo riscopre la dimensione terrena, la vita pubblica, la politica attiva. Anni di guerre intestine e da fazioni opposte: guelfi e ghibellini, bianchi e neri. Uomini sempre in lotta, che però al contempo disboscano terreni, prosciugano paludi e tracciano nuove strade verso i mercati del Nord Europa o dell'Oriente; cercano nel diritto un equilibrio tra signori e contadini, città e campagne, aristocratici e popolo; hanno una coscienza storica diffusa e guardano con una nuova prospettiva ai tempi che verranno. Crouzet-Pavan individua quindi nella natura complessa e plurale dell'epoca una nuova chiave interpretativa del XIII secolo, che non trascura di analizzare su più fronti (politico, economico, geografico, culturale). In un'ottica così allargata, anche le opere di Dante e Giotto diventano sintesi emblematiche delle forze in atto nella società duecentesca: nell'aldilà immaginato dal sommo poeta trovano spazio, accanto alle icone della cristianità, le figure cardine della sua era; negli affreschi giotteschi si intuiscono già i segni del rinnovamento artistico che culminerà nella pittura del Quattrocento.