Committenza, Collezionismo e Mercato dell'Arte tra Roma e Bologna nel Seicento. La Quadreria di Cristiana Duglioli Angelelli
Roma, 2007; br., pp. 157, 19 ill. b/n, cm 21,5x30.
(Artisti, Opere, Committenti. 3).
collana: Artisti, Opere, Committenti
ISBN: 88-492-1218-6
- EAN13: 9788849212181
Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Città,Collezioni,Collezionismo (Bambole, Chiavi, Giocattoli),Pittura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Emilia Romagna,Roma
Testo in:
Peso: 0.844 kg
Il volume descrive, sulla base di inediti documenti, la genesi e la formazione della collezione d'arte della nobildonna bolognese Cristiana Duglioli Angelelli. La quadreria, finora ignorata, si inserisce nel panorama del collezionismo seicentesco romano come un raro esempio di committenza artistica al femminile. La raccolta, nata come completamento di quella del marito, il senatore Andrea Angelelli, assassinato a Bologna nel 1643, e creata in soli cinque anni, dal 1645 al 1650, era composta da opere di importanti artisti, quali Mattia Preti, Bartolomeo Manfredi, Cigoli, Valentin de Boulogne, Guercino, Niccolo Tornioli, Michelangelo Cerquozzi, Giovanni Stanchi, Jan Miei, Michael Sweerts e Alessandro Algardi. In seguito alla morte del consorte, Cristiana Angelelli era fuggita a Roma: ricerche d'archivio hanno consentito di ricostruire la sua vita romana, dall'acquisto del palazzetto in via del Corso all'angolo con via de' Condotti, ai legami di amicizia e parentela con potenti personaggi della corte papale (i Barberini, i Sacchetti, Lorenzo Onofrio Colonna e Olimpia Aldobrandini Pamphilj), fino ai rapporti con gli ambienti artistici vicini all'Arciconfraternita dei Virtuosi del Pantheon, che la nobildonna coltivava tramite il suo maestro di casa, il sacerdote Giovan Carlo Vallone, interessante figura di erudito, esperto di archeologia cristiana e di reliquie sacre.