Kazan
Nord
Traduzione di Viviani V.
Milano, 2000; br., pp. 210.
(Narrativa Nord. 146).
collana: Narrativa Nord
ISBN: 88-429-1167-4
- EAN13: 9788842911678
Testo in:
Peso: 1.01 kg
Kazan giaceva muto e immobile, col naso grigio fra le zampe anteriori, e con gli occhi socchiusi. Una roccia sarebbe apparsa poco meno esanime di lui; neppure un muscolo si contraeva, né un sol pelo si agitava, e nemmeno le sue palpebre battevano. Tuttavia, ogni goccia di sangue selvaggio del suo splendido corpo fremeva di una viva eccitazione che Kazan non aveva mai provato fino allora; ogni fibra dei suoi muscoli potenti era tesa come un filo d'acciaio. Per un quarto lupo e per tre quarti husky aveva trascorso i quattro anni della sua vita nelle immense solitudini del nord, e conosceva le torture della fame e le angosce del gelo. Aveva ascoltato i venti delle lunghe notti artiche, sulle aspre distese del Barrens. Aveva udito il frastuono dei torrenti e delle cateratte e si era accovacciato di fronte allo strepitio poderoso della tempesta. La sua gola e i suoi fianchi portavano le cicatrici delle battaglie, e il morso delle nevi gli aveva reso gli occhi pieni di sangue. Si chiamava Kazan, il selvaggio, perché era un gigante fra quelli della sua specie. Non aveva mai conosciuto la paura, e fino a quel momento non aveva provato il desiderio di fuggire, neppure in quel terribile giorno nella foresta quando aveva combattuto contro la grossa lince grigia, uccidendola dopo una lunga lotta. Non sapeva ciò che ora lo spaventava, e tuttavia era impaurito. Però capiva di trovarsi in un altro mondo, dove molte cose lo stupivano e lo turbavano.