Guida alla Calabria greca. Un itinerario tra miti e sacralità
Città Calabria
Soveria Mannelli, 2011; br., pp. 134, ill. b/n e col., cm 17x24.
ISBN: 88-88948-69-4
- EAN13: 9788888948690
Soggetto: Collezioni,Cultura del Viaggio,Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Calabria e Basilicata
Testo in:
Peso: 0.34 kg
In antico, era sacra la terra e sacri erano i fiumi, le sorgenti e le piante. L'incontro fra gli uomini e il sacro avveniva con facilità e con estrema felicità le cose potevano prendere una piega positiva o negativa. La sacralità pervadeva interamente il mondo greco. Ovunque ci si poteva rivolgere agli dei e dentro e fuori le città non mancavano i santuari o i luoghi dove poterli incontrare o invocare. L'incenso bruciato nei thymiatèria, i capi di bestiame sacrificati sugli altari, le figure di terracotta appese agli alberi che impreziosivano i recinti sacri o ai muri, le piccole arule tenute in angoli quieti delle case, tutto riconduceva ad una dimensione sacra e tanti erano i gesti, quasi codificati, che si potevano compiere per ottenere ascolto da una divinità o ringraziarla per essere stati ascoltati. Doni piccoli e grandi, ricchi o più misurati riempivano i tesori e le favisse dei santuari. Lunghi cortei, percorrendo le vie sacre, attraversavano le città per raggiungere le case degli dei, spesso poste in luoghi alti e ben visibili da lontano, o sulla riva del mare, per portare quotidianamente in scena, anche di notte, alla luce di bracieri sorretti da tripodi, la rappresentazione di un sacro orizzonte. È a questo mondo, ed a quello del mito, che cercheremo ora di avvicinarci.