Solus ad solam
ES Editrice
A cura di Roncoroni F.
Milano, 2012; br., pp. 316, ill., cm 13,5x22,5.
(Classici dell'Eros. 30).
collana: Classici dell'Eros
ISBN: 88-95249-69-0
- EAN13: 9788895249698
Testo in:
Peso: 0.433 kg
"Il Solus ad solam" è il diario cui, tra il settembre e l'ottobre del 1908, Gabriele d'Annunzio affidò, come in un lungo colloquio con la donna amata e perduta, la cronaca del drammatico epilogo della sua tormentata relazione con la contessa Giuseppina Mancini. "Libro di follia e di dolore, di disperazione e d'amore", esso costituisce, tra le opere dannunziane, un caso unico. D'Annunzio, infatti, vi appare quale fu veramente al di là delle tante maschere dietro cui si celò nei romanzi e nella vita: un uomo tenero e malinconico, dolce e appassionato e, nello stesso tempo, un uomo "falso" ed egoista, sensuale e "perverso", capace di compiere gli atti più affettuosi e più generosi e tuttavia sempre pronto ad affermare, con un gesto o con una parola, i suoi diritti di essere superiore cui, anche in amore, tutto è permesso e concesso. Nato come opera privata, da innamorato a innamorata - fu pubblicato soltanto postumo -, il "Solus ad solam" è quindi un documento fondamentale per conoscere l'uomo d'Annunzio. Inoltre, in quanto opera letterariamente elaborata, è anche un formidabile specimen di scrittura dannunziana, nel complesso momento in cui il prosatore, pur compiacendosi dei suoi più tipici vezzi espressivi, già tentava quei modi intimistici che di lì a pochi anni avrebbe messo proficuamente a frutto nelle "Faville".