Alcione
Giulio Einaudi Editore
A cura di Gibellini P.
Torino, 2010; br., pp. XLIX-445, cm 10,5x18.
(Collezione di Poesia. 388).
collana: Collezione di Poesia
ISBN: 88-06-20324-X
- EAN13: 9788806203245
Testo in:
Peso: 0.302 kg
Il fascino di "Alcione" (riproposto qui nell'edizione originale del 1904) aumenta paradossalmente man mano che se ne scoprono le fonti culturali e i risvolti formali: sistemando il quadro dei fitti echi letterari emerge un florilegio di riferimenti ai classici greci e latini e ai moderni scrittori europei. Con abilità da alchimista D'Annunzio sa ricavare dalla materia verbale delle fonti combinazioni originali e personalissime, come nella "Sera fiesolana" e nella "Pioggia nel pineto". Ma "Alcione" è anche un poema organico che, mentre descrive un'estate marina, racconta ben altro: il viaggio del poeta in una patria dell'anima, dove la Versilia si trasforma in un'Eliade popolata di fauni e di ninfe, un Eden perduto di cui resta solo la struggente nostalgia. Come viene analiticamente evidenziato nel saggio introduttivo di Pietro Gibellini, "Alcione" è il libro con cui ha fatto i conti tutta la poesia italiana del Novecento: dalle imitazioni alle parodie, dalle citazioni esplicite ai riferimenti sotterranei, è una specie di totem intorno al quale tutti hanno trovato quello che cercavano, per liberarsi dalla tradizione o per colloquiare con essa. Spesso si parla, perlopiù a sproposito, di libri "imprescindibili": "Alcione" lo è stato quant'altri mai, e forse lo è ancora.