libreria specializzata in arte e architettura
english

email/login

password

ricordami su questo computer

invia


Hai dimenticato la tua password?
inserisci il tuo email/login qui sotto e riceverai la password all'indirizzo indicato.

invia

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

Crisi globali e affari di piombo. Politica e industrie italiane nel mercato internazionale delle armi da guerra

SEB 27 Edizioni

Torino, 2022; br., pp. 128, cm 12x24.
(Motivé).

collana: Motivé

ISBN: 88-98670-70-2 - EAN13: 9788898670703

Periodo: 1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Una panoramica sull'industria italiana della Difesa, sulle leggi preposte a regolare il commercio di materiale bellico e sulla consuetudine di aggirarle. Come e quanto contribuiscono le armi esportate dall'Italia al perdurare dei conflitti bellici, alla repressione degli oppositori di regimi autoritari. Le voci di chi è contro l'export delle armi made in Italy, che spesso avviene in spregio delle leggi nazionali, direttive europee e convenzioni internazionali. Quello delle armi è un business mai in declino in Italia come nel resto del mondo. I suoi profitti crescono sia durante i conflitti geo-politici, sia in caso di crisi economiche, come quella causata dalla pandemia da Covid-19. Lo Stato, considerando strategico il settore della Difesa, lo sostiene e gli fa scudo per non esporlo alla volatilità del mercato. L'inasprirsi del conflitto bellico ai margini dell'Unione Europea ha spronato i parlamenti a votare deroghe all'export in zone di guerra e l'innalzamento delle spese militari, cosicché mentre in Ucraina, come in Yemen o in Libia i civili subiscono le terribili conseguenze della guerra, i profitti delle holding di tutto il mondo continuano indisturbati la loro scalata.

COMPRA ANCHE



OFFERTE E PROMOZIONI
€ 15.00

10 giorni


design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci