La lingua scritta della realtà. Studi sull'estetica di Pier Paolo Pasolini
Edizioni Pendragon
Bologna, 2013; br., pp. 165, cm 14x21.
(Le Sfere).
collana: Le Sfere
ISBN: 88-6598-252-7
- EAN13: 9788865982525
Soggetto: Cinema
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.21 kg
Testimone privilegiato della crisi italiana degli anni Settanta, Pier Paolo Pasolini è ancor oggi un autore estremamente attuale. La sua concezione del cinema come "lingua scritta della realtà" sembra rispondere alle inquietudini di un'epoca caratterizzata dalla presenza capillare e dall'ambiguità politica dell'immagine audiovisiva. Ma il discorso spesso polemico e sempre paradossale di Pasolini si presta facilmente a equivoci se non si legge sullo sfondo di un ricco e variegato background che spazia dalla letteratura e dall'arte figurativa alla filosofia e alle scienze sociali. Luca D'Ascia ricostruisce tale background con mano sicura e imparziale ed assegna alla controversa figura del regista il posto che le spetta fra i "maîtres à penser" degli anni Sessanta e Settanta, mettendo l'accento sull'unità profonda fra la dimensione estetica e quella politica. I grandi complessi tematici dell'opera pasoliniana - il mito, il rito, il sogno, l'esperienza coinvolgente della diversità antropologica che si riflette nei numerosi frammenti di un mai concluso "poema sul Terzo Mondo" - vengono analizzati e riproposti all'attenzione di un pubblico non solo specialistico che continua opportunamente a interrogarsi sulle potenzialità di una letteratura e di una cinematografia impegnate e "impure".