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Perché restaurare i film?

Edizioni ETS s.r.l.

Pisa, 2015; br., pp. 189, ill. b/n, cm 14x21.
(Vertigo. Percorsi nel Cinema. 6).

collana: Vertigo. Percorsi nel Cinema.

ISBN: 88-467-4137-4 - EAN13: 9788846741370

Soggetto: Cinema

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.305 kg


Il restauro cinematografico è un'attività che sembra esercitare un notevole fascino sul pubblico contemporaneo: film "restaurati" vengono proposti nei circuiti di prima visione, pubblicizzati sui quotidiani, commercializzati come prodotti di eccellenza. A fronte di questo successo di popolarità, i principi, la storia e la prassi della disciplina rimangono spesso per il pubblico dei non addetti ai lavori un territorio misterioso, inesplorato e segreto. Capire cosa significa davvero restaurare un film vuol dire anche (soprattutto) interrogarsi sul senso di una pratica che richiede grossi investimenti di denaro, tempo e risorse. Perché restaurare i film? Può considerarsi una priorità di politica culturale? La risposta che si sceglie di dare a queste domande è destinata a influenzare il futuro dei film e il loro rapporto con gli spettatori di oggi e di domani, specie in un'epoca in cui la transizione al digitale pone il cinema di fronte a una delle più grandi trasformazioni della sua storia. Proprio nei momenti di rivoluzione l'entusiasmo del nuovo deve sposare la consapevolezza di quanto sia importante mantenere sulle azioni e sulle produzioni dell'uomo una prospettiva storica. Una prospettiva che il restauro del film pone come indispensabile, utopico, orizzonte di riferimento.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci