Il tempo degli dei. Neteru, Anunnaki, Elohim
Melchisedek
Milano, 2099; br., pp. 140.
ISBN: 88-9340-165-7
- EAN13: 9788893401654
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Il termine egizio Neteru (tradotto usualmente con «Dèi») significa in realtà «vigilanti». Dopo aver creato le condizioni adatte alla vita in Egitto ai tempi dello Zep Tepi (il Primo Tempo), i Neteru vi gettarono le basi della civiltà: secondo antiche fonti storiche, fondarono città e regni 33.000 anni prima delle dinastie conosciute. A questi primi Re/Neteru sarebbero poi succeduti i figli avuti da donne terrestri. Nella Bibbia, i Ben-Elohim sono i Figli di Dio che presero in moglie le Figlie degli Uomini; ma visto che il termine elohim è plurale, i Ben-Elohim erano in realtà i Figli degli Dèi. Nel Libro dei Vigilanti (una sezione del Libro di Enoch) i Nephilim sono i figli dei duecento angeli vigilanti che si unirono alle abitanti della Terra, trasgredendo gli ordini superiori (e furono così condannati a restare sulla Terra per sempre). Una storia simile era già stata tramandata dai sumeri: un gruppo di duecento Anunnaki vigilanti, unitisi alle femmine terrestri, diede origine a una razza di semidèi. I Vigilanti/Neteru, i Vigilanti/Anunnaki e i Vigilanti/Elohim erano dunque emissari inviati sul pianeta Terra, scambiati per dèi e quindi venerati e temuti. Per leggere questo libro, che investiga con scrupolosità fatti accaduti diverse migliaia di anni fa, bisogna essere disposti a liberarsi dai pregiudizi e da una visione troppo rigida perché, come diceva Einstein, «la mente è come un paracadute: funziona solo se è aperto!».