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Paolo De Cecco. Le poetiche del quotidiano (1843-1922). Catalogo della mostra (Città Sant'Angelo, 1 maggio-25 maggio 2019)

Mario Ianieri

Città Sant'Angelo, Ex Manifatura Tabacchi, 1 maggio - 25 maggio 2019.
A cura di Daniela Garofalo.
Casoli, 2019; br., pp. 78, ill. col., cm 21x28.
(Arte).

collana: Arte

ISBN: 88-94890-97-X - EAN13: 9788894890976

Soggetto: Collezioni,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.37 kg


Paolo de Cecco nasce il 13 aprile 1843, a Città Sant'Angelo, allora in Provincia di Teramo, da Raffaele Antonio e Berenice Baiocchi. È il primo di un folto gruppo di fratelli. Nel 1860 Paolo si reca a Napoli intento a laurearsi in Medicina ma scopre ben presto di non essere affatto propenso per questo tipo di studi. Comincia pertanto a seguire le lezioni di musica ed in seguito di Pittura, sua altra sentita passione, presso l'Istituto di Belle Arti come allievo di Domenico Morelli. Sul finire degli anni Sessanta conosce Michetti cui resta legato da sincera amicizia per l'intero arco della sua vita. Nel 1880 insieme a Michetti fonda il Cenacolo delle arti. Si stabilisce a Napoli ed eredita dei terreni nell'area di Città Sant'Angelo dove intraprende le attività di coltivatore ed allevatore. Nel 1884 incontra Margherita di Battista, sua futura moglie, dalla quale avrà cinque figli: Faustina (purtroppo scomparsa prematuramente nel 1894), Elena, Dora, e Santina e Gennaro nati a Messina nel 1898 ove de Cecco insegna da tempo. Agli inizi degli anni Ottanta, de Cecco consegue la patente per l'insegnamento, attività che lo occuperà per il resto della sua vita in varie scuole tecniche d'Italia. Nella raccolta degli eredi, sono inclusi sia i bellissimi elaborati degli allievi, in parte realizzati a La Spezia, presentati per la prima volta in questa esposizione, sia il disegno preparatorio della pala d'altare della Madonna che consegna il rosario, realizzata nel 1875, per la chiesa di San Francesco in Città Sant'Angelo, ad oggi ancora visitabile. Conclusa la stagione dell'insegnamento, dal 1916, si trasferisce a Napoli. Muore nel capoluogo campano, nel 1922.

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