Io, Bonifacio
Roma, 2020; br., pp. 126, ill., cm 14,5x21,5.
(Edificare Universi).
collana: Edificare Universi
EAN13: 9791220102605
Soggetto: Teatro
Testo in:
Peso: 0.6 kg
Bonifacio VIII, appartenente alla orgogliosa e prepotente famiglia dei Caetani di Anagni, è stato uno dei papi più controversi di sempre. È passato alla Storia per le sue guerre alla famiglia Colonna, per aver istituito nel 1300 il primo Giubileo e per le sue lotte con il re di Francia Filippo il Bello per una questione di tasse. Era un uomo cinico e violento, teatrale e terrestre, di spirituale non aveva nulla; aveva decine di concubine e amanti, per raggiungere i suoi obiettivi usava qualunque mezzo, lecito e illecito. I benefici che concesse alla sua famiglia furono senza ritegno, la sua fame di ricchezze e di potere non aveva limiti. Bonifacio fu un papa terribile, al punto che Dante, suo contemporaneo, lo mise all'Inferno quando era ancora vivo. Una volta diede un pugno al suo cuoco perché il pranzo non era stato di suo gradimento, mentre a un frate che lo rimproverava dei suoi atteggiamenti ruppe il naso con un pugno. In questa commedia in quattro atti, con uno stile grottesco e dissacrante, vengono narrate le vicende di papa Bonifacio VIII nel periodo compreso tra il 1292 fino alla sua morte nel 1303. Chi tiene le fila della storia e commenta le varie situazioni è Puccia, una strega un poco filosofa e disincantata che sta al suo servizio come sguattera. Gli altri personaggi non si accorgono di lei, ma niente sfugge alla sua voce tagliente... ne ha di cose da raccontare con la sua parlata dialettale!