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Pensiero e forme letterarie dei giuristi romani. Vol. 2

Edizioni di Storia e Letteratura

Roma, 2024; br., pp. 714, cm 17x24.
(Storia e Letteratura. Raccolta di Studi e Testi. 323).

collana: Storia e Letteratura. Raccolta di Studi e Testi

ISBN: 88-9359-911-2 - EAN13: 9788893599115

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.17 kg


Il diritto è, innanzitutto, una forma di pensiero: è un modo di analizzare e classificare fatti e situazioni, per mettere ordine nei rapporti sociali secondo valori condivisi. Il modo attuale di pensare giuridicamente è largamente influenzato dai giuristi romani. Il loro pensiero - il lessico, le massime quasi proverbiali, la loro abilità nel risolvere i conflitti di interesse sotto il segno dell'equità - ci è pervenuto tramite le loro opere, raccolte in particolare nel Digesto di Giustiniano. Lorenzo Valla le considerava fra i più ammirevoli esempi di prosa latina. Conoscere il pensiero dei giuristi richiede dunque di esaminare le forme letterarie scelte per trasmetterlo, le condizioni materiali della loro circolazione, lo stile, le forme argomentative, i modi di persuadere, per arrivare infine ai valori messi in gioco. È la prospettiva adottata da Dario Mantovani in questo volume - dedicato all'età del principato - che raccoglie i principali studi dedicati ai giuristi come scrittori e alle opere dei giuristi come letteratura.

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