Il capitalismo della creatività. Passato, presente e futuro del diritto d'autore
Marsilio
Traduzione di Martirani D.
Venezia, 2024; br., pp. 400, cm 14,5x21.
(I Nodi).
collana: I Nodi
ISBN: 88-297-9059-1
- EAN13: 9788829790593
Testo in:
Peso: 0.42 kg
A chi appartiene la frase che state leggendo? E il brano musicale che avete appena ascoltato? Sicuri di poter condividere l'immagine in cui vi siete imbattuti sui social? Consapevoli o meno, siamo circondati dal diritto d'autore: dai film ai linguaggi di programmazione, dai libri ai giocattoli e persino ad alcuni colori, la maggior parte della cultura moderna e contemporanea non è libera da vincoli di utilizzo e non lo sarà ancora per generazioni. Sorto nell'Inghilterra del xviii secolo per contrastare le edizioni pirata e garantire gli scrittori, il diritto d'autore ha finito per ingabbiare ogni prodotto della creatività umana. Ed è diventato una macchina da soldi per multinazionali che sul copyright hanno fondato immense fortune. Ma come si è passati dalla tutela del singolo a un sistema che aspira a privatizzare ogni bene e crea un'incolmabile disuguaglianza fra chi lo «possiede» e chi ne «fruisce»? Nel denunciare le storture di un apparato legislativo che privilegia le grandi aziende a scapito degli individui, David Bellos e Alexandre Montagu tracciano una storia culturale e politica del diritto d'autore, dall'indignazione di Platone verso il discepolo Ermodoro, che aveva fatto copiare e diffondere gli appunti presi durante le lezioni del maestro, alle accuse di plagio a Taylor Swift, passando per Victor Hugo e Bruce Springsteen. Con stile pungente e ritmo incalzante, ripercorrono le svolte e le ramificazioni di questo lungo cammino, spingendosi fino alle soglie della «frontiera più nebulosa del diritto d'autore»: l'intelligenza artificiale. Il risultato è un appassionante manifesto per la libertà creativa, che mira a scardinare l'impero della proprietà intellettuale, «il dominio feudale del nostro tempo».