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Bobby Fischer va alla guerra. Fischer-Spasskij, il titolo mondiale di scacchi e la guerra fredda

Garzanti

Traduzione di Buzzi A.
Milano, 2006; ril., pp. 419, ill., cm 15,5x21,5.
(Saggi).

collana: Saggi

ISBN: 88-11-60048-0 - EAN13: 9788811600480

Periodo: 1960- Contemporaneo

Luoghi: Extra Europa

Extra: Arte Americana

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.47 kg


Sono le cinque di sera quando nel Laugardalsholl, il palazzetto dello sport di Reykjavik, inizia una partita di scacchi valida per il titolo mondiale. È l'11 luglio 1972, e quella non è una partita come le altre. A fare la prima mossa è Boris Spasskij, il campione in carica, che gioca con i bianchi. Di fronte a lui è seduto Bobby Fischer, l'astro nascente, il genio sregolato e imprevedibile, che alla fine gli strapperà il titolo dopo un match che passerà alla storia. Ma ai due lati opposti della scacchiera non ci sono solo due uomini. Siedono, una di fronte all'altra, due superpotenze, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti. Quella non è solo una partita a scacchi: è la metafora della guerra fredda.

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