La difesa delle libertà. Autonomie alpine nel Delfinato tra continuità e mutamenti (secoli XVII-XVIII)
Franco Angeli
Milano, 2016; br., pp. 214.
(Temi di Storia. 226).
collana: Temi di Storia
ISBN: 88-917280-5-5
- EAN13: 9788891728050
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia,Piemonte e Valle d'Aosta
Testo in:
Peso: 1.03 kg
Il libro ripercorre il tema della frontiera alpina attraverso uno studio delle istituzioni locali e del loro rapporto con i poteri statuali. Dal basso medioevo nelle valli alpine sono attestate unioni di comunità e di villaggi che agivano nell'interesse collettivo attraverso organismi istituzionali, posti a un livello intermedio rispetto alla comunità e alle diverse articolazioni del potere del principe. Le unioni affrontavano questioni inerenti la fiscalità, le contribuzioni di guerra, i beni comuni, nel rispetto di statuti che dal basso medioevo riconoscevano la loro autonomia. Gli interessi di singoli luoghi potevano quindi essere portati al cospetto del potere principesco attraverso l'azione politica collettiva. Nel Brianzonese, baliaggio delle montagne del Delfinato, agivano dal XIV secolo gli escartons, unioni di comunità presenti sia nel versante francese sia in quello italiano delle Alpi Cozie. Gli escartons avevano propri statuti che garantivano diverse forme di autonomia in campo politico, fiscale, economico. Con il trattato di Utrecht del 1713 tre dei cinque escartons furono ceduti dalla corona di Francia agli stati sabaudi. Divisi tra due corone, queste istituzioni alpine furono riconosciute dal potere regio nel XVIII secolo, ma in un quadro di progressivo indebolimento della loro reale autonomia.