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Il cimitero dei vivi

Azimut

Traduzione di Marianecci S.
Roma, 2007; br., pp. 127, cm 14x21.
(Aión. 13).

collana: Aión.

ISBN: 88-6003-045-5 - EAN13: 9788860030450

Soggetto: Società e Tradizioni

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.15 kg


"Il cimitero dei vivi" è il titolo di un romanzo che Barreto aveva iniziato a scrivere (e mai terminato) e che voleva essere il racconto della sua follia vissuta in un manicomio. Oggi riunisce invece, in questo volume, le note intime che lo scrittore raccolse nei suoi diari, scritti a partire dal 1900 e fino agli ultimi mesi che precedono la sua morte, nel 1922: una rassegna di appunti minimi, di riflessioni, di piccole cronache di vita quotidiana all'interno di un ospedale psichiatrico. È una testimonianza di sofferenze ma è anche uno sguardo ampio e lucido, ironico e impietoso, sulle mediocrità e le ipocrisie della società. La disperazione, l'angoscia, il senso di diversità (era un meticcio) contro il quale ha lottato per tutta la sua breve vita, e l'alcool in cui si rifugiò e che lo portò fino alla follia e poi alla morte: questi sono i tratti principali di una vita che si confonde con l'opera e di un'opera che si confonde con la vita. Il cimitero dei vivi nasce dall'esperienza dolorosa di un uomo che, rinchiuso nella diversità e rinchiuso in un manicomio, sognava invece di "far parte della grande umanità".

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