Il '400 a Camerino. Luce e prospettiva nel cuore della Marca
De Marchi Andrea - Giannatiempo Maria
Federico Motta
Camerino, Convento di San Domenico, 19 luglio - 17 novembre 2002.
Milano, 2002; br. in cofanetto, pp. 288, 50 ill. b/n, 150 ill. col., cm 23x28.
ISBN: 88-7179-354-4 - EAN13: 9788871793542
Soggetto: Centri Minori,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Umbria e Marche
Testo in:
Peso: 1.456 kg
Della produzione figurativa fiorita a Camerino fra Tre e Quattrocento, la rassegna offre la più ampia antologia con un centinaio di opere e tutti i maggiori artisti, da Carlo da Camerino a Giovanni Angelo di Antonio, e con i maestri di passaggio, da Luca Signorelli a Carlo Crivelli.
L'esposizione, per il livello delle opere raccolte e per il valore dei prestiti concessi da musei italiani e stranieri, rappresenta un appuntamento culturale da non perdere. Torneranno in patria infatti i capolavori che furono sottratti alla città prima dalle depredazioni napoleoniche e successivamente da collezionisti e mercanti.
Punto di arrivo di un progetto triennale di ricerca e di studi, promosso dal Comune, la mostra si svolge a cinquecento anni esatti dall'episodio che segnò la fine della stagione civile che aveva reso possibile quella fioritura artistica. Nel 1502, per ordine di Cesare Borgia, veniva ucciso Giulio Cesare da Varano, signore di Camerino, e con lui quasi tutti i maschi della famiglia. Si concludeva con quella strage la parabola di una dinastia colta e ambiziosa e si spegneva per sempre la voce di una scuola figurativa che aveva saputo accogliere e rielaborare con accenti propri le novità che maturavano nei grandi centri nel corso del Quattrocento.
La mostra ripercorre l'intera vicenda di questa scuola pittorica. Si parte con le eleganze tardo-gotiche di artisti estrosi come Carlo da Camerino e Arcangelo di Cola, per passare alla folgorante pittura di Giovanni Angelo di Antonio.
Attorno ai quadri trova posto nella mostra una vasta produzione artistica in cui si distinguono un gruppo di sculture lignee con Madonne, Crocifissi e Santi e una superba sequenza di croci astili.
La mostra prosegue nel territorio con itinerari selezionati tra rocche, castelli e chiese dove si conservano opere importanti, come i numerosi affreschi che decorano il Santuario di Santa Maria delle Macchie e lo spettacolare polittico di Boccati a Belforte sul Chienti.
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Acta Palaeomedica. International Journal of Palaeomedicine. Vol. 3