La danza alla rovescia di Artaud. Il Secondo Teatro della Crudeltà (1945-1948)
De Marinis Marco
Bulzoni
Roma, 2006; br., pp. 300.
(Pubblicazioni Varie).
collana: Pubblicazioni varie
Soggetto: Cinema,Società e Tradizioni,Teatro
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1.44 kg
Se non ci fanno velo la leggenda di un Artaud refrattario alla tecnica e il pregiudizio della follia, il 2° Teatro della Crudeltà pu" cominciare ad essere collocato nel posto che gli compete, e cioè accanto alle altre grandi esperienze teorico-pratiche di educazione corporea e di addestramento psicofisico dell'attore portate avanti dai maestri del teatro contemporaneo, quelli che Fabrizio Cruciani ha chiamato "registipedagoghi".
Ma non basta. Lungi dall'essere una sorta di scheggia impazzita del Teatro e il suo doppio, il 2° Teatro della Crudeltà si rivela invece - a uno sguardo più attento e meno prevenuto - come una tappa ulteriore, e molto più radicale rispetto al 1°, sulla strada di quel fenomeno cruciale del Novecento che è il superamento o, meglio, l'auto-superamento del teatro, secondo una linea che dallo Stanislavskij del lavoro su Tartufo porta alle ricerche di Grotowski, dalla fase parateatrale fino a quella, conclusiva, dell'Arte come veicolo.
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