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Il razionale e l'irrazionale. La filosofia critica tra Hamann e Schopenhauer

Edizioni ETS

Pisa, 2014; br., pp. 134, ill., cm 14x22.
(Philosophica. 134).

collana: Philosophica

ISBN: 88-467-4010-6 - EAN13: 9788846740106

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.25 kg


Autori tra loro vicini, come Herder e Hamann, o distanti, come Hegel e Schopenhauer, sono qui accomunati per l'attenzione prestata alla filosofia di Kant e per i toni polemici con cui hanno commentato la dottrina della conoscenza della "Critica della ragion pura". La "Metacritica", con la quale i primi due ingaggiarono un vero corpo a corpo con Kant, ha tra i bersagli principali la sua concezione della ragione, la separazione delle facoltà conoscitive, l'astrattezza come tratto peculiare del procedere dell'intelletto. Quanto a Hegel, egli non perdonò a Kant di non essere riuscito ad oltrepassare, nella conoscenza, la sfera del finito; apprezzò l'appercezione trascendentale, ma solo per trasformarla in strumento per la costruzione dello speculativo. Schopenhauer, unico fra i quattro, celebrò la scoperta della "cosa in sé", ma per farla diventare, trasfigurata nel significato, il dispositivo idoneo ad erigere una "nuova" metafisica. Le assenze, da Jacobi a Schelling, sono più numerose delle presenze, ma già queste ultime bastano a mostrare quante resistenze siano state frapposte alla filosofia critica e quanti i tentativi compiuti per arginarne i possibili esiti di modernizzazione.

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