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Il male dal prisma del Kulturarbeit. Sull'opera di Nathalie Zaltzman

Franco Angeli

A cura di De Rosa B.
Milano, 2014; br., pp. 128, cm 23x15,5.
(Gli Sguardi. 25).

collana: Gli Sguardi

ISBN: 88-917054-9-7 - EAN13: 9788891705495

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.228 kg


Poco conosciuta in Italia, dove solo di recente sono apparse traduzioni di suoi lavori, Nathalie Zaltzman (1933-2009) è stata una figura di rilievo nel panorama psicoanalitico contemporaneo. Con Piera Aulagnier ha segnato la vitalità scientifica del Quatrième Groupe, tra le più interessanti società psicoanalitiche francesi. Ricercatrice originale, in dialogo fecondo con l'opera freudiana, ha rinvigorito il legame tra individuale e collettivo, incardinandolo solidamente nella clinica psicoanalitica. Nella convinzione che la psicoanalisi vada intesa come strumento del lavoro di civiltà (Kulturarbeit), ha posto questioni coraggiose sul rapporto tra Kulturarbeit e male estremo: le potenzialità e le impasses del lavoro di civiltà; la resistenza dell'uomo di fronte alla barbarie; l'inumano nell'umano; il totalitarismo di Eros e la funzione vitale di Thanatos in situazioni estreme. Riferimento, quest'ultimo, al suo concetto di pulsione anarchica che percorre carsicamente l'intera produzione scientifica. Questo volume propone il confronto tra autorevoli esponenti del Quatrième Groupe a lei legati da affinità scientifiche, formative e personali e componenti di un gruppo di ricerca interdisciplinare da tempo impegnato sul tema del disagio della civiltà e le sue variazioni nell'orizzonte contemporaneo.

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