Amintore Fanfani. Dipinti e opere su carta 1924-1966
De Santi Floriano
Skira
Testo Italiano e Inglese.
Milano, 2006; ril., pp. 184, ill. b/n e col., 119 tavv. col., cm 25x29.
(Arte Moderna).
collana: Arte Moderna
ISBN: 88-7624-553-7 - EAN13: 9788876245534
Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 1.4 kg
In pittura, come in politica, Fanfani era uno sperimentatore: di luci, di colori, di emozioni. Alcune volte si aveva l'impressione che in pittura si esercitasse con più soddisfazione, perché vi poteva realizzare liberamente e compiutamente i suoi progetti. Mentre in politica doveva fare i conti con le idee e gli interessi contrastanti con il suo progetto. Ma anche in politica non mollava; disposto a misurarsi con gli altri, ad accettare piccole modifiche tattiche, pur di non abbandonare il disegno strategico. Talvolta usava la sperimentazione pittorica come palestra per architettare e realizzare correzioni a progetti di politica economica o sociale.
Dopo aver frequentato, nel 1917, la scuola d'arte per operai di Pieve Santo Stefano, nel 1919-1922 diviene studente alla Scuola tecnica di Urbino dove riceve lezioni di disegno da Giuseppe Busignani, direttore della scuola e insegnante all'Accademia di Belle Arti della città. Dopo aver studiato all'Istituto tecnico (sezione fisico-matematica) di Treviso - dove riceve lezioni di disegno e in particolare di prospettiva dal professore e pittore Ezio Frescura - e del Liceo scientifico di Arezzo (dove riceve lezioni di storia dell'arte e di disegno dal professore e pittore Guglielmo Micheli, allievo di Giovanni Fattori e primo maestro di Modigliani), nel 1926-1930 si iscrive alla facoltà di Economia sociale dell'Università Cattolica di Milano e frequenta lo studio del pittore Vittore Zanetti Zilla, zio della madre.
Nel 1926-1927 partecipa a due mostre di pittori dilettanti, rispettivamente ad Arezzo e a Firenze. Seguono, negli anni, le mostre a Vevey, in Svizzera, nel 1945 a Vevey, una mostra di pittura per aiuti all'Unicef a New York nel 1966 , una piccola mostra personale di pittura nel 1970 a Sansepolcro (Accademia dei Risorti).
Nel 1971 a Firenze, nel quadro di una vasta rassegna nella quale figurano il pittore Colacicchi e gli scultori Berti, Guasti, Quinto Martini e Marcello Tommasi, espone un cospicuo gruppo di lavori, più o meno recenti, nelle sale della Galleria La Gradiva. Nello stesso anno partecipa a mostre collettive a Beirut e a Padova. Nel 1972 partecipa a Firenze alla mostra collettiva della Galleria Michaud, a Roma alla mostra personale alla Galleria Editalia, presentata da Giovanni Carandente e a Celano prende parte alla mostra internazionale d'arte sacra. Dopo aver contribuito nel 1973 a Livorno con propri quadri alla mostra rievocativa del suo maestro Guglielmo Micheli, nel 1974-1975 partecipa a Termoli a due mostre collettive organizzate dal museo locale. Nel 1975 tiene a Roma una mostra personale all'Associazione stampa estera e a Firenze presso la Galleria Panati, presentata da Silvano Giannelli. Nel 1977 si susseguono le mostre personali a Ginevra (Petit Palais), a Berlino (Galerie GZ), a Vienna (Stadtgalerie, presentazione di W. Sehmied). A Lubiana partecipa alla XII Biennale d'arte grafica; a Venezia espone alla Galleria Il Traghetto, e ad Assisi prende parte alla mostra collettiva organizzata in occasione del 750° anniversario della morte di san Francesco. Espone nel 1978 a Ibiza in una mostra collettiva d'arte grafica, nel 1979 a Bari prende parte alla mostra collettiva della Fiera del Levante e a Caracas a una mostra personale al museo d'arte moderna.
Nel 1981 tiene a Los Angeles una mostra personale alla Gregg Juarez Gallery; a Roma partecipa alla mostra collettiva della Galleria Toninelli e ad Atlanta alla mostra personale alla galleria Atlanta Boy Choir. Nel 1986 a Roma prende parte alla mostra collettiva della Galleria La Gradiva, presentata da Antonio Russo; due anni dopo a Montecatini Terme partecipa alla mostra "Idea segno" allestita dai fratelli Russo, nella quale figurano opere di Annigoni, Cesetti, de Chirico e Scatizzi; presentazione di Ferruccio Ulivi. Nel 1991 partecipa alla mostra collettiva allestita presso la Galleria La Gradiva di Roma e l'anno successivo a quella allestita presso la Galleria La Gradiva di Forte dei Marmi. Nel 1993 presentato da Nigel Cameron, ordina una personale al The Rotunda, Exchange Square di Hong Kong.
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