Nostalgia della ruggine
Arnoldo Mondadori Editore
Segrate, 2010; ril., pp. 204, cm 15x22,5.
(Scrittori Italiani e Stranieri).
collana: Scrittori Italiani e Stranieri
ISBN: 88-04-59519-1
- EAN13: 9788804595199
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.426 kg
Una ridicola scusa: tornare nella città da cui è partito tanti anni prima per vendere un insignificante appartamento in un quartiere caotico e popolare, rimasto libero dopo la morte del padre. Davide è un uomo d'affari cresciuto alla scuola dell'utile e della spietatezza. Scende da un aereo per salire su un altro, non ha amici ma ha avuto molte donne, e ogni suo spostamento è organizzato da un'efficientissima segretaria scozzese. I suoi tempi sono scanditi, i sentimenti azzerati. Tutta la sua vita si è ispirata all'esempio e al culto di un eroe spregiudicato e ambiguo: Alcibiade, il politico greco maestro di seduzioni e di inganni. Calcolatore, affascinante, un uomo che ha costretto, da sempre, gli storici su due sponde opposte, quelli che lo considerano uno statista brillante ma troppo furbo, quelli per cui è stato un cinico traditore. Ma perché un uomo come Davide è tornato a farsi inghiottire da una città che sembra completamente all'opposto dei valori, o dei disvalori, che hanno da sempre orientato le sue scelte? Una città stremata dalla vitalità mortale di barbari la cui violenza poggia sulla debolezza, la cui aggressività è l'esorcismo di un'inferiorità ancestrale, patita nella loro esistenza come in quella dei loro padri. È Napoli questa città, anche se Sergio De Santis non la nomina mai, come se il solo evocarla esplicitamente avesse il potere nefasto di addolcire i toni, oppure, al contrario, di incanalare il racconto nei binari di un prevedibile pathos o di un altrettanto prevedibile orrore.