Mario Schifano. Vol. 1: '60
Skira
A cura di Meneguzzi M. e Debei Schifano Monica.
Prezzo fino al lancio 210,00.
Milano, 2023; cartonato in cofanetto, pp. 612, 950 ill. col., cm 28x28.
(Archivi dell'Arte Moderna).
collana: Archivi dell'Arte Moderna
ISBN: 88-572-4579-9
- EAN13: 9788857245799
Soggetto: Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Frutto di oltre quattordici anni di lavoro dell'Archivio Schifano e sud-diviso in cinque volumi dedicati ai singoli decenni della produzione dell'artista, il Catalogo ragionato delle opere pittoriche di Mario Schifano (1934-1998) rappresenta la prima e l'unica pubblicazione scientifica autorizzata dalla S.I.A.E. e riconosciuta dagli Eredi e dall'Archivio che possa rappresentare il catalogo generale sulle opere del Maestro.Questo primo volume presenta le opere realizzate dall'artista dal 1960 al 1969 e comprende oltre 500 immagini in alta definizione e circa 300 fotografie in gran parte inedite provenienti dall'archivio privato di Mario Schifano, dall'Archivio Ugo Mulas e dalla Camilla and Earl McGrath Foundation.Figlio di un archeologo responsabile degli scavi a Leptis Magna in Libia, dopo un apprendistato al Museo Etrusco di Villa Giulia esor-disce nel 1960 con una mostra a Roma presentata da Pierre Restany; attira subito l'interesse della critica realizzando quadri monocromi che offrono l'idea di uno schermo fotografico che in seguito accoglierà numeri, lettere, segnali stradali, i marchi della Esso e della Coca Cola. Nel 1963 compie il primo viaggio negli Stati Uniti dove frequenta Frank O'Hara, Jasper Johns, Andy Warhol. Nelle sue opere iniziano ad appa-rire citazioni dalla storia dell'arte italiana e dal Futurismo. Dipinge i primi Paesaggi anemici e nel 1966-1967 inizia le serie Ossigeno ossigeno, Tuttestelle, Oasi, Compagni, compagni. Parallelamente alle esposizioni personali e collettive nazionali e internazionali, negli anni Sessanta lavo-ra anche a lungometraggi, realizza tre film sperimentali e collabora con un gruppo di rock psichedelico. Una crisi ideologica ed esistenziale lo costringe a periodi di isolamento nel suo studio dove realizza dei lavori reinterpretando Magritte, De Chirico, Boccioni, Cézanne, Picabia