Mannacanu
Zedda
Cagliari, 2010; br., pp. 82, cm 14,5x20.
ISBN: 88-6211-417-6
- EAN13: 9788862114172
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.12 kg
Mannucanu è il nome di invenzione che evoca il volto di un grande vecchio saggio forse dalla capigliatura candida. Un po' "Penna bianca" e un po' "mago della montagna". In questi racconti Mannucanu viene tratteggiato da chi lo conobbe e lo incontrò da vivo. L'occasione è il momento della sua scomparsa, e tutto il paese si accorge che senza di lui tutti sono più poveri, e tutti raccontano il proprio momento di incontro con Mannucanu. Come nella migliore letteratura sudamericana (Sepulveda, Marquez, Cortazar), nel raccontare episodico e legato alla personalità di chi racconta, si crea mano a mano la tela dei ricordi, e la tela avvolge tutti nel suo filo trasparente ma magicamente resistente. Mannucanu, vero spirito del luogo, a tutti ha dato, insegnato qualcosa, e da tutti ha ricevuto. La terra sarda imprime alla vita del piccolo villaggio un ritmo canoro legato ai suoni della natura e della vita degli umani e degli animali (asini, galline e perfino topi). Con questo ritmo si svolgono e si avviluppano le narrazioni, guidate, come in una "contraddanza", dal desiderio di non perdere le proprie radici. La vita è un gioco, sembra suggerire Mannucanu dalla sua ultima dimora, alla quale tutto il paese si reca facendo la fila per ore e ore, e i racconti su di lui si snodano come per una "tombola" di Natale di cinquina in cinquina.