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La via del male

Ilisso Edizioni

Nuoro, 2007; ril., pp. 251, cm 12x16.
(Bibliotheca Sarda. 113).

collana: Bibliotheca Sarda

ISBN: 88-6202-003-1 - EAN13: 9788862020039

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.3 kg


"La via del male", caso unico nella lunga carriera di Grazia Deledda, conobbe ben quattro redazioni a stampa. Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1896 da Speirani a Torino; nel corso del 1906 la Gazzetta del Popolo di Torino lo pubblicò in appendice con il titolo "Il servo"; nello stesso anno di nuovo con il titolo "La via del male" il romanzo uscì di volume nella Biblioteca Romantica della Nuova antologia di Roma; infine, nel 1916, presso l'editore Treves di Milano, se ne ebbe una nuova ed ultima versione. Il testo, dunque, è rimasto in lavorazione per più di vent'anni, essendo passato attraverso una massiccia attività correttoria. In questo romanzo, che incontrò il favore di Luigi Capuana, l'autrice, suggestionata dal verismo, abbandonò le imitazioni degli autori romantici a favore di un'elaborazione maggiormente aderente alla realtà, con descrizioni di situazione concrete in cui far muovere personaggi più autentici. Ne "La via del male", comparvero gli elementi tipici della produzione della Deledda: gli uomini, abitatori della sua "misteriosa" Sardegna, primitivi e taciturni, in ascolto solo delle voci della natura, chiusi nelle loro credenze e tradizioni, in lotta contro un destino avverso che li piega o li costringe a ripiegare in se stessi, che, agitati da passioni violente, guidati dall'amore, vissuto come esperienza passionale, o dall'odio, sono indotti al peccato, ma poi travagliati dal senso di colpa che li condurrà ad espiare.

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