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Il Manifesto della Razza. Luglio 1938: il Decalogo del Razzismo Italiano

UTET Libreria

Torino, 2099; ril., pp. 412, cm 24x12.
(Tracce).

collana: Tracce

ISBN: 88-02-07978-1 - EAN13: 9788802079783

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


1938-2008. A settant'anni dalle leggi razziali, uno studio che rivela l'"autonomia" del razzismo e quindi dell'antisemitismo italiano da quello tedesco. Il 14 luglio 1938 viene pubblicato sotto il titolo "Il Fascismo e i problemi della razza" il documento con cui ha ufficialmente inizio la politica della razza e antisemita in Italia, già preceduta da un'ampia campagna di stampa, da provvedimenti legislativi di carattere razzista in ambito coloniale e, negli anni precedenti, da politiche demografiche, eugenetiche e antropologiche della stessa natura. Il documento divenne poi noto con i nomi di "Manifesto degli scienziati razzisti", "Manifesto della razza" e "Manifesto del razzismo italiano". I risultati della ricerca di Tommaso Dell'Era permettono di affermare e confermare l'esistenza di correnti autoctone di razzismo all'interno della cultura scientifica italiana prima del 1938 e il carattere non necessario del processo che condusse all'adozione di una legislazione antisemita; l'elevato grado di coinvolgimento della scienza nella persecuzione razzista e antisemita del fascismo; l'autonomia del razzismo italiano da quello tedesco, nonostante l'influenza dell'alleanza con la Germania; la conformità, nella costruzione e nello sviluppo di una dottrina politica razzista di tipo spiritualistico, all'antisemitismo ampiamente diffuso nel mondo cattolico.

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