Ritorno dall'abisso. Storie di milazzesi sopravvissuti alla seconda guerra mondiale
Milazzo, 2023; br., pp. 194, cm 21x30,5.
EAN13: 9791280566225
Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
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Peso: 0.68 kg
Il volume rispetta i canoni della non-fiction, genere letterario inteso come narrazione di fatti realmente avvenuti, collocati nella storia recente; l'intervento dell'autrice è servito ad "annodare" gli eventi al tessuto storico e, in sostanza, alla nostra vita. La narrazione di queste esperienze risulta più toccante e commovente perché compilata da scrittori occasionali, i quali hanno trasportato in diari, in ricordi o in quaderni di appunti le vicende vissute con un linguaggio semplice proprio dei protagonisti minori degli eventi storici. Il carattere descrittivo delle memorie di ognuno dei protagonisti si rivela inoltre essere una lettura dell'anima, dei ricordi, dei momenti importanti della vita di ognuno di loro. La prima testimonianza perviene attraverso il ricordo delle parole raccolte dall'autrice stessa, nuora di Rocco Picciolo, seguita da un'attenta ricerca di eventi e di documenti che portano altresì all'attenzione del lettore una pagina di storia poco nota, quella della resistenza dei militari italiani nella Jugoslavia dopo l'Armistizio. La seconda è costituita dalla raccolta di ricordi contenuti in un quaderno di memorie di Ezio Martinez, milazzese di adozione, in cui ha rievocato le vicende personali e dei suoi familiari, che vissero la condizione di profughi per ben due volte, prima dalla Tunisia nel 1940, poi dall'Istria - Dalmazia nel 1945, scampati all'eccidio delle Foibe solamente grazie alla baby sitter slava, che, con un gesto generoso riuscì a mettere in salvo la sua famiglia grazie all'affetto che nutriva per i bambini che aveva visto nascere e crescere. La terza testimonianza ci arriva dal diario di Giovanni Giardina, che di sua mano stilò questa dettagliata cronaca dei bombardamenti su Milazzo del 1943, facendone poi dono alla Biblioteca Comunale di Milazzo; il volumetto fu poi consegnato nelle mani dei nipoti, a ricordo perenne dei drammatici avvenimenti di quell'estate di guerra vissuta dai Milazzesi. La quarta testimonianza perviene dal diario tenuto da Stefano Di Natale, prezioso documento custodito dai figli ed integrato dalla minuziosa ricostruzione degli avvenimenti effettuata dalla nuora Gianna Fuduli, insegnante di lettere; una drammatica narrazione di sette anni di prigionia nell'Isola giapponese di Honshu, da cui il suocero della signora Gianna ritornò solo nel 1947. Il "discorso letterario" è stato integrato con un corrispettivo fotografico e storico per presentare visivamente al lettore società e contesto storico, con la precisa funzione di connettore scrittura - immagine; pertanto il dispositivo iconotestuale assolve ad una precisa funzione retorica in cui l'uso delle foto è ausiliaria della scrittura autobiografica, completando la ricostruzione integrale della memoria.