I Volpini, una famiglia di scultori tra Lombardia e Baviera (secoli XVII-XVIII)
Il Mulino
Bologna, 2006; br., pp. 286, 20 ill. b/n, cm 14x21,5.
(Monografie dell'Istituto Storico Italo-Germanico in Trento. 44).
(Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento. Monografie. 44).
collana: Monografie dell'Istituto Storico Italo-Germanico in Trento
ISBN: 88-15-10732-0
- EAN13: 9788815107329
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Europa,Lombardia
Testo in:
Peso: 0.339 kg
Nel corso del XVII e nella prima metà del XVIII secolo assistiamo a una consistente migrazione di artisti italiani verso le corti nobiliari, vescovili e abbaziali della Germania del sud. Si tratta di frescanti, pittori e architetti, ma anche soprattutto di scultori e stuccatori in gran parte provenienti dalla zona dei laghi lombardi. Furono le punte emergenti di una vera e propria "diaspora": quella di una popolazione, che per sopravvivere dovette lasciare i poveri paesi della zona dei laghi lombardi per cercare fortuna all'estero. Fin dal Medioevo, con l'Antelami e i Maestri comacini, questo popolo dei laghi aveva sviluppato una singolare abilità nel lavorare e modellare la pietra, che si trovava abbondantemente nelle loro cave e che poteva facilmente essere trasportata per via fluviale fino a Milano e in tutta la Pianura Padana. Questi migranti si erano specializzati in modo da seguire tutte le fasi di lavorazione e di impiego della pietra: dai semplici tagliapietre agli architetti. Una manodopera specializzata che venne attratta dall'intensa attività costruttiva seguita alla guerra dei Trent'anni e dalla conseguente richiesta di decorazioni in stucco, proveniente dai paesi transalpini di religione cattolica e di lingua tedesca. Furono loro i silenziosi e umili ambasciatori del gusto barocco italiano, ma anche gli sperimentatori e creatori di una koinè del nuovo barocco europeo, stimolati dal contatto con altre tradizioni culturali e artistiche non meno vitali.