Cronaca di una Vendetta. La vera storia di Simone Pianetti
Corponove Editrice
Bergamo, 2023; br., pp. 590, ill. b/n, cm 16x23.
EAN13: 9791280344502
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Torna con una nuova copertina il libro sulla vera storia di Simone Pianetti, una fra le più appassionanti vicende crime della Belle Époque e di un mistero mai risolto. I fatti risalgono all'estate del 1914 quando l'attenzione e l'emozione degli italiani furono contese tra il rombo lontano della Grande Guerra che si avvicinava e l'eco delle fucilate micidiali che arrivavano dalla Val Brembana, nel bergamasco, dove l'ex emigrante ed albergatore Simone Pianetti uccise, nell'arco di poche ore, ben sette persone. Spirito irrequieto e ribelle, nella sua prima gioventù le sue fortune di Don Giovanni montanaro erano famose tanto quanto i suoi colpi infallibili di cacciatore di camosci, che pare abbia mostrato anche in occasione di autorevoli battute di caccia reali. Il seguito di disavventure che lo colpirono prima nel suo paese d'origine, Camerata Cornello, e poi a San Giovanni Bianco, nonché le malignità e i soprusi perpetrati nei suoi confronti, per invidia o per cattiveria, e talvolta per superstizione, ne inasprirono il carattere tanto da far maturare in lui il desiderio di farsi giustizia, o meglio vendetta. La mattina del 13 luglio, staccato dal muro il suo fucile da caccia grossa e rifornitosi di molte munizioni, dopo aver abbracciato e baciato affettuosamente la figlia più piccola, di passo fermo uscì di casa e diede inizio al suo cammino di vendetta. Caddero sotto il suo piombo inesorabile il medico condotto, il segretario comunale, la figlia del segretario, il giudice conciliatore, il parroco, il messo comunale e una contadina. La sua rocambolesca fuga sulle impervie montagne dell'Alta Valle fu il principio di un'epica caccia all'uomo, dai tratti romanzeschi, che coinvolse oltre trecento soldati e carabinieri. E mentre il latitante, sulla montagna, trovava l'appoggio di mandriani e di carbonai, presso nell'opinione pubblica si accese un ampio dibattito nel quale emersero contrasti e prese di posizione, e dove la storia di Pianetti si rivelò il pretesto per ben più complesse battaglie. Nessuna "battuta" lo raggiunse più. Solo il figlio maggiore lo rivide durante un commovente incontro sulla montagna e in quell'occasione egli assicurò che nessuno l'avrebbe mai preso vivo, né veduto morto. E così fu. Nulla più si seppe della sua fine, tanto che ancora oggi l'ultracentenario giustiziere risulta per legge latitante.
L'autore, Denis Pianetti, laureato Lingue e Letterature straniere, ha collaborato e collabora con testi suoi alla stesura dei libri del Centro Storico Culturale Valle Brembana, ha dato spunto ad altri saggi e nuovi romanzi storici, ha ispirato spettacoli teatrali, anche per Rai Radio, ha collaborato alla realizzazione del film documentario su Bergamo diretto da Salvatore Nocita. È anche autore, con Anna Fusco del volume "Alla scoperta dei canyon bergamaschi" e di "Carona, gli anni della rivolta, la tormentata vicenda di due chiese e una comunità