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La via del non attaccamento. La pratica della meditazione vipassana

Astrolabio Ubaldini

Roma, 1980; br., pp. 192, cm 15x21.
(Civiltà dell'Oriente).

collana: Civiltà dell'Oriente

ISBN: 88-340-0666-6 - EAN13: 9788834006665

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.291 kg


Approdato a Londra come bhikkhu buddhista in tutto e per tutto ligio all'ortodossia theravada, Dhiravamsa si rese conto che il mondo occidentale offriva un orizzonte culturale vasto e ricco, e che la meditazione buddhista, per infondere la propria linfa all'Occidente, aveva bisogno di eliminare tutto ciò che era legato a esotismi di stampo orientale. La verità si identifica con la vita stessa; vestire abiti religiosi, identificarsi con una tradizione specifica, significa creare un'illusoria frattura dualistica. Al culmine di questa 'rivoluzione' interiore, Dhiravamsa decise dunque di abbandonare l'abito monacale, e con esso ogni identificazione con una determinata tradizione religiosa. Da allora è invitato in tutto il mondo a condurre corsi di meditazione. Due sono i suoi principali influssi culturali: Krishnamurti e la psicologia occidentale. Il messaggio krishnamurtiano ha contribuito a infrangere gli angusti orizzonti del 'provincialismo culturale'; l'influsso della psicologia occidentale è stato altrettanto importante, e si è concretizzato non solo nel linguaggio marcatamente 'psicologico' adottato da Dhiravamsa, ma anche nell'adozione di vere e proprie 'tecniche meditative' alternative a quelle orientali, desunte da una rielaborazione di diversi approcci psicoterapeutici, come i gruppi d'incontro, i gruppi reichiani o la terapia gestaltica.

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