Saturnia Tellus
Lesmo, 2024; br., pp. 628, cm 24x17.
EAN13: 9791255855460
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L'Italia e la sua cultura sono da sempre celebrate, in tutto il mondo, come il faro di ogni civiltà e lieta socievolezza. Dalle discipline tecnico-scientifiche fino alle scienze storiche e grammaticali, passando per le arti plastiche e la ridda di professioni pratiche, ogni attività umana cara all'Occidente moderno sembra avere come suo primus inventor uno studioso nato in questo paese, sia esso un autore antico, un umanista o un geniale tuttofare espatriato all'estero. Ma è stato veramente benefico il magistero che, per più di due millenni, questa nazione ha esercitato sui popoli dell'Europa e, poi, del mondo intero? Quest'opera, basandosi sui testi delle antiche civiltà d'Italia, intende sottoporre ad una rigorosa indagine la troppo celebrata cultura della nostra penisola, mostrando come il ciclo romano, l'Umanesimo, l'età delle migrazioni, lungi dal rappresentare il "buon tempo antico" dell'Europa, siano al contrario le cause principali dell'attuale deserto spirituale. Il testo spinge il lettore in un inedito scenario esegetico della storia antica e moderna, in cui la cultura italiana è analizzata senza sconti e posta sotto una luce diversa e molto più inquietante.