Demografia e flussi migratori nel bacino mediterraneo
Edizioni Carocci
Roma, 1992; br., pp. 132, ill., cm 22x15.
(Studi Superiori. 130).
collana: Studi Superiori
ISBN: 88-430-0226-0
- EAN13: 9788843002269
Testo in:
Peso: 0.194 kg
La popolazione mondiale dovrebbe salire, entro il 2025, intorno agli 8-9 miliardi. Ciò che più preoccupa, però, è l'ampliamento del divario demografico tra Nord e Sud: nei paesi in via di sviluppo si prevede un incremento complessivo della popolazione superiore ai tre miliardi per i prossimi 35 anni, mentre nei paesi sviluppati essa dovrebbe restare sostanzialmente invariata o, addirittura, come in alcuni paesi europei, tra i quali l'Italia, dovrebbe diminuire. La regione mediterranea è senz'altro una delle aree in cui questi problemi risultano più evidenti. Nei paesi della sponda afro-asiatica è necessario ridurre la fecondità, attivando programmi di pianificazione familiare e intervenendo sui fattori culturali, religiosi e socio-economici che spingono a una famiglia numerosa. Nei paesi della sponda europea il problema è invece quello di far risalire la fecondità, o almeno di evitarne una flessione ulteriore, con interventi di tipo sociale, fiscale e finanziario. Ma, anche nell'ipotesi che le misure di politica demografica diano i risultati sperati, il divario tra Nord e Sud tenderà comunque ad ampliarsi, e di conseguenza si accrescerà ulteriormente la pressione migratoria sui paesi della sponda europea e sull'intera Europa occidentale, scontrandosi inevitabilmente con quella in atto dai paesi dell'Est europeo. Un quadro, questo, che pone ai governi dei singoli paesi problemi di ordine sociale, politico ed economico di non facile soluzione.