Dalla pergamena al digitale. Biblioteche, materiali e strumenti per la didattica universitaria
Di Martino Enrica
Arbor Sapientiae. Distribuzione e Rappresentanza Editoriale
Roma, 2014; br., pp. 166, cm 17x24.
(Medievalia. 2).
collana: Medievalia
ISBN: 88-97805-23-X - EAN13: 9788897805236
Soggetto: Archivistica, Bibliografia, Editoria
Testo in:
Peso: 0.54 kg
L'Italia fu la culla di uno straordinario fenomeno culturale che, fin dal Medioevo, rappresentò uno dei tratti più caratteristici della civiltà europea: le università. Al momento della loro diffusione in Europa, tra la fine del XII e il principio del XIII secolo, le università erano di fatto prive delle più elementari strutture organizzative, quindi, anche di biblioteche che fornissero supporto alla didattica. Le prime biblioteche al servizio degli studenti universitari vennero istituite all'interno dei collegi che furono via via fondati nelle diverse città universitarie. Solo a partire dal XV secolo, al di là delle Alpi, in alcune città sedi di uno Studio, cominciarono a prendere vita le prime biblioteche universitarie vere e proprie, accessibili sia ai maestri che agli studenti. In Italia la prima biblioteca universitaria vera e propria nacque a Padova per decreto del Senato della Repubblica di Venezia che il 5 luglio 1629 deliberava di istituire in quello Studio una pubblica libreria.
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