Tra Cielo e Inferno. Arrigo Boito e il Mito di Faust
Edizioni ETS
Pisa, 2016; br., pp. 140, cm 15,5x22,5.
(La Modernità Letteraria. 53).
collana: La Modernità Letteraria
ISBN: 88-467-4420-9
- EAN13: 9788846744203
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.28 kg
Il mito di Faust che, per sete di conoscenza, cede l'anima al diavolo, ha conosciuto nei secoli le più diverse metamorfosi: dal racconto edificante alla ballata popolare, dalla tragedia alla farsa, dal romanzo al poema. Protagonista della vicenda è sempre l'uomo, esempio di hybris punita o eroe della ricerca di un sapere che continua a sfuggirgli. Quando si accosta alla storia di Faust, Arrigo Boito sceglie di rappresentare l'incontro (e lo scontro) tra cielo ed inferno, sublime ed antisublime, facendone protagonista, a pari titolo con il dottor Faust, il suo 'doppio', Mefistofele. Sia il dottore che il diavolo simboleggiano istanze eternamente presenti nell'animo umano, incarnando, l'uno, l'inesausta tensione al superamento dei propri limiti, l'altro, la critica corrosiva di ogni valore che si presuma eterno. Al centro dell'indagine è richiamata la concezione boitiana dell'arte melodrammatica e del suo necessario rinnovamento. In particolare si analizza il libretto del Mefistofele nella sua versione originaria, attraverso il quale Boito si inserisce con la propria rielaborazione personale nel solco della tradizione faustiana. Pur avendo presente principalmente il modello goethiano, il giovane poeta e compositore non manca di accostarsi, con personali declinazioni, ad altre fonti, aggiungendo così importanti tessere al mosaico di riscritture tramate su Faust e Mefistofele.