Lo Stato-partito del fascismo. Genesi, evoluzione e crisi. 1919-1943
Il Mulino
Bologna, 2009; br., pp. 628, cm 16x21,5.
(Fuori Collana).
collana: Fuori Collana
ISBN: 88-15-13214-7
- EAN13: 9788815132147
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.848 kg
Frutto di un'accurata indagine svolta prevalentemente su fonti primarie (fonti archivistiche e a stampa, atti parlamentari, letteratura coeva, memorialistica), questo volume ricostruisce e interpreta la vicenda storica del fascismo seguendo la genesi, l'evoluzione e la crisi dello Stato-partito. Già dal 1923, infatti, si poté assistere a una progressiva compenetrazione e subordinazione del partito allo Stato, che però non riuscì nello scopo di realizzare pienamente l'unità del regime. Poco alla volta il sistema politico fascista assunse una configurazione tale da attivare una doppia dinamica: da un lato si evidenziò un dualismo fra la "patria fascista" e la nazione di tutti gli altri italiani, dall'altro, si concretizzò un ulteriore dualismo all'interno dello stesso Stato-partito, fra prefetti e federali in periferia e sottosegretari all'Interno e segretari generali del Pnf al centro. Il divario tra la comunità fascista e la nazione si accrebbe sia nel corso della segreteria Starace, sia durante la guerra, accentuandosi, al contempo, il contrasto tra prefetti e federali, che lo stesso Mussolini individuò tra i fattori di crisi del regime.