Il nuovo procedimento sommario di cognizione
Gruppo Editoriale Simone
Napoli, 2009; br., pp. 160, cm 15x21.
(Bussola. Orientamenti Legislativi).
collana: Bussola. Orientamenti Legislativi
ISBN: 88-244-6737-7
- EAN13: 9788824467377
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.19 kg
La recente L. 18-6-2009, n. 69 (G.U. 19-6-2009, n. 140, s.o. n. 95/L), recante Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, nonché in materia di processo civile, ha realizzato l'ennesima riforma-tampone del processo civile, introducendo numerose novità, tra le quali il processo sommario di cognizione (artt. 702bis-702quaterc.p.c.), con l'obiettivo di razionalizzare, snellire e rendere più efficiente la macchina processuale. Per velocizzare i processi il legislatore, nel 2005, ha creato la maxiudienza dell'art. 183 c.p.c., illudendosi di concentrare l'attività giudiziaria, ma nelle aule dei tribunali niente è cambiato: i rinvii tra un'udienza e l'altra sono ancora incredibilmente lunghi. Con questa ulteriore riforma il legislatore si è inventato il processo sommario di cognizione, sperando di accelerare la definizione dei processi. Si tratta, ancora una volta, di un intervento realizzato senza una visione generale dei problemi della giustizia: un'imponente e disordinata produzione legislativa si è sovrapposta in modo irrazionale causando incertezze e instabilità, determinando tra gli operatori una diffusa insoddisfazione a causa dei continui interventi normativi che, anziché incidere sulle cause dell'emergenza, hanno contribuito ad aggravarla. Alla moltiplicazione dei modelli processuali occorre contrapporre un modello tendenzialmente unitario, lasciando in piedi soltanto i riti speciali la cui esistenza risulti giustificata da effettive esigenze di tutela differenziata.