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L'inter-esse come «metaxú» e «práxis». Assonanze e dissonanze tra Simone Weil e Hannah Arendt

Giappichelli Editori

Torino, 2007; br., pp. 227, cm 17x24.
(Inter. esse. Studi giuridici e politici. 16).
(Inter-esse. Studi giuridici e politici. 16).

collana: Inter. esse. Studi giuridici e politici

ISBN: 88-348-6654-1 - EAN13: 9788834866542

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.5 kg


Il volume nasce da una riflessione sul concetto di inter-esse, rivisitato nei suoi fondamenti originari ed inteso come "relazione tra l'uomo e il divino" e "relazione tra gli uomini", secondo l'interpretazione che di esso hanno dato Simone Weil e Hannah Arendt. Il fine è quello di svincolare tale concetto dall'interpretazione limitativa che la modernità gli ha attribuito, collegandolo esclusivamente all' ambito poietico e liberandolo da quello teoretico e pratico, ai quali, invece, le due scrittrici fanno riferimento. Attraverso l'individuazione comune della fondazione dell'interesse nel pensiero greco, platonico per la Weil e aristotelico per la Arendt, l'intento è quello di indicare alcune possibili "uscite di sicurezza" dal male e dalla necessità in cui una distorta interpretazione lo ha relegato nell'epoca contemporanea. Allo stesso tempo, vengono delineati i termini e le modalità di relazione del rapporto identità-alterità e, indirettamente, le tracce per una comparazione antropologico-filosofica tra le due scrittrici.

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