Auschwitz prima di «Auschwitz». Massimo Adolfo Vitale e le prime ricerche sugli ebrei deportati dall'Italia
Ombre Corte Editore
Verona, 2014; br., pp. 189, ill., cm 14x21.
(Documenta. 15).
collana: Documenta
ISBN: 88-97522-65-3
- EAN13: 9788897522652
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.16 kg
Prima di esporre nelle teche del suo museo la moltiplicazione dei beni appartenuti alle vittime, prima di diventare l'icona della sofferenza inflitta agli ebrei d'Europa, Auschwitz era un nome tra i tanti della galassia concentrazionaria nazista. Cosa si sapeva in Italia di questo campo nei primi anni dopo la Liberazione? Chi ne conosceva il funzionamento? Quale sorte era stata riservata agli ebrei deportati dai nazifascisti? Il libro risponde a queste domande attraverso uno dei primi documenti scritti in Italia sulla storia del campo di Auschwitz. A redigerlo fu Massimo Adolfo Vitale che, dopo aver assistito a Varsavia, tra il marzo e l'aprile del 1947, al processo al comandante del campo Rudolf Höss come osservatore italiano per conto dell'Unione delle Comunità Israelitiche Italiane e del Ministero di Grazia e Giustizia, stilò un dettagliato resoconto del suo viaggio in Polonia. La sua relazione, la ricerca di notizie sui deportati italiani, la raccolta delle testimonianze dei sopravvissuti, tra cui anche quella di Primo Levi, e le battaglie che condurrà contro l'antisemitismo rappresentano ancora oggi un esempio e un antidoto contro il negazionismo, perché, come egli non si stancava di ripetere, "bisogna non dimenticare". Postfazione di Liliana Picciotto.