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Musica e nazismo. Dalla musica «bolscevica» alla musica «degenerata»

LIM Editrice

Lucca, 2014; br., pp. 316, cm 14x21.
(Le Sfere. 54).

collana: Le Sfere

ISBN: 88-7096-757-3 - EAN13: 9788870967579

Soggetto: Musica

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.22 kg


Il nazismo fece della musica un'arma di propaganda ma soprattutto di canalizzazione del consenso e di controllo di massa. Per raggiungere questo obiettivo, non esitò a mettere in atto grossolane mistificazioni storiche volte a sostenere un'ideologia nazionalista e razziale della musica. Questo libro ripercorre le tappe della costruzione di tale ideologia, iniziata già durante la Repubblica di Weimar, che comportò la contemporanea repressione delle correnti artistiche innovative, progressiste e di avanguardia e l'eliminazione fisica dei loro protagonisti e sostenitori. Una volta tacitata ogni voce d'opposizione, il regime organizzò minuziosamente la vita musicale tedesca in tutti i suoi aspetti attraverso il controllo esercitato sui compositori e sui musicisti dalla Camera Musicale del Reich, ma anche mediante la nazificazione delle orchestre, dei teatri, delle associazioni musicali popolari e delle istituzioni educative. Gli aspetti sia ideologici che organizzativi della vita musicale durante il nazismo sono analizzati in quest'opera in una visione ampia, che guarda al contesto sociale e politico e a quanto accadde nelle altre arti.

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