Quell'oscuro desiderio di perdere a sinistra
Gremese Editore
Traduzione di Castorani G.
Roma, 2013; br., pp. 155, cm 13x20,5.
(Dialoghi).
collana: Dialoghi
ISBN: 88-8440-760-5
- EAN13: 9788884407603
Testo in:
Peso: 0.178 kg
La sinistra non ama il potere e fa perdere la sinistra. In due secoli di democrazia, in tutto il mondo la sinistra ha governato molto meno della destra, il cui elettorato, non così pudico, sa benissimo che prima di tutto bisogna averlo, quel famoso Potere. La sinistra che parla, quella che influenza l'opinione pubblica, in Francia trovava che Mitterrand, appena eletto, fosse già troppo abile. È la stessa sinistra che negli Stati Uniti fece perdere Gore votando Nader, solo per potersi poi lamentare di Bush per otto anni. Ed è la stessa sinistra che in Italia mandò via Prodi per ritrovarsi con Berlusconi. Le sue disfatte elettorali - come quella francese del 2002, con un Jospin clamorosamente eliminato al primo turno e un secondo turno dominato da destra (Chirac) ed estrema destra (Le Pen) - sono tutto tranne che incidenti, e riassumono l'atteggiamento diagnosticato da questo libro: il bovarismo di sinistra, "l'anima bella" pronta a sostenere che la sinistra responsabile non sia "abbastanza di sinistra". Questa sinistra dell'insoddisfazione pratica un'etica dell'irresponsabilità, poiché ritiene compromettente il compromesso, che invece è la leva fondamentale della macchina politica. questo volume descrive gli episodi sintomatici della vita elettorale degli ultimi trent'anni in Europa e negli Stati Uniti, delineando l'intelaiatura di una tendenza di antropologia politica che per molto tempo è stata suicida, per il popolo di sinistra.