Diritto Penale.
Torino, 2019; br., pp. XXVII-624.
ISBN: 88-921-2087-5
- EAN13: 9788892120877
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 3 kg
«Studiare il diritto penale è ben più che imparare i contenuti di un manuale. Il manuale è uno strumento, non l'oggetto della conoscenza da acquisire. È un genere letterario la cui funzione eminentemente didattica non offusca, e caso mai accentua, esigenze di rigore concettuale, chiarezza espositiva e completezza informativa. Scrivere e riscrivere un manuale è uno stimolo a studiare e a riflettere. Mette di fronte a limiti di conoscenza e di elaborazione di chi scrive, e anche della cultura dell'epoca. Qualsiasi scienza (non solo la così problematica scienza giuridica) procede pedetemtpim, mette piede su terreni nuovi ed incerti, avanza per prova ed errore. Un manuale di diritto penale deve offrire un'informazione di base sull'ordinamento oggetto di studio: nel nostro caso, il diritto penale italiano vigente, nel suo contingente assetto qui ed ora. Ma non può limitarsi a questo. Gli ordinamenti giuridici sono risposte storicamente contingenti a problemi di disciplina. Per comprendere il senso delle risposte è necessario partire dai problemi. Ho ritenuto opportuno presentare (ovviamente a grandi linee) l'ordinamento penale italiano nel suo complicato trasformarsi dal codice Rocco ad oggi, con attenzione ai problemi posti dall'esperienza applicativa e dalla attuale situazione spirituale. I precetti penali riguardano tutti. Delitti, processi, risposte al delitto sono aspetti (ahimè) significativi della società in cui viviamo. Il diritto penale interessa tutti, non solo gli operatori professionali del mondo penalistico. Qualsiasi operatore giuridico compie valutazioni di liceità o illiceità, nel ruolo di consulente o di decisore. Il diritto penale non è una materia semplice. Il suo studio chiede attenzione, forse un impegno faticoso; presuppone il livello di cultura (non solo giuridica) che dovrebbe avere un buon studente universitario già introdotto nel mondo e nel linguaggio del diritto. Per tentare di rendere appetibile questo studio, con l'impegno ch'esso richiede, non v'è altra strada che mostrare, l'importanza delle sfide poste dai problemi dei delitti e delle pene, del proibire e punire. Sono problemi che riguardano la vita e la convivenza di tutti noi.» (Dalla Prefazione)