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L'«allegra montagna di menzogne». Diario della grande guerra (9 dicembre 1917-6 giugno 1918)

Gammarò Editori

Traduzione di Guslandi S.
Sestri Levante, 2014; br., pp. 138.
(Mnemosine).

collana: Mnemosine

ISBN: 88-96647-93-2 - EAN13: 9788896647936

Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.66 kg


L'importanza del diario scritto da Dos Passos durante la sua esperienza nella Grande Guerra appare legata sia alla sua vocazione letteraria, sia al suo valore come documento storico di un'esperienza militare che completa i resoconti della prima linea nelle trincee. Nel diario sono poche le descrizioni di eventi bellici veri e propri e prevale invece il racconto della guerra delle retrovie, delle attese interminabili, degli ordini casuali, della noia dei soldati acquartierati, dei bisticci tra ufficiali. Come scrive Dos Passos stesso, tradendo il perdurare di quel desiderio di "sporcarsi le mani" nelle prime linee che era stato in parte all'origine della sua decisione di partire per l'Europa. L'esperienza bellica ne condizionò la visione del mondo in maniera definitiva. Nei romanzi della guerra di Dos Passos, il messaggio è lo stesso che il diario testimonia nel suo sorgere, ovvero la condanna non solo del militarismo e della guerra che manda al macello uomini innocenti, ma del mondo moderno in generale, con la macchina di illusioni della sua propaganda e dei suoi politici: "Il mondo così com'è (...) appare come un luogo peggiore per l'umanità di quanto sia quasi mai stato prima."

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