Diario di un delicato
Edizioni SE
Traduzione di M. De Angelis.
Milano, 2016; br., pp. 106, ill.
(Assonanze. 37).
collana: Assonanze
ISBN: 88-6723-198-7
- EAN13: 9788867231980
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.51 kg
"Diario di un delicato", pubblicato su rivista nel 1944, un anno prima del suicidio, delinea una solitudine senza scampo. È una lunga, intensa, lacerata riflessione sulla vita che non si lascia prendere, che non si vuole prendere, dopo essere apparsa in un estremo di pienezza sotto le spoglie di Jeanne: sempre lì, a un millimetro, eppure irraggiungibile, tanto più irraggiungibile quanto più sembra sfiorare il protagonista, richiamarlo a sé con la sua voce di donna affascinante e normale. Sì, normale: Jeanne per tutto il libro è un'invocazione ad entrare nel ritmo elementare della vita, delle sue forze feconde, materne, paterne, quotidiane, benignamente borghesi. Ma il protagonista (che è Drieu in tutto e per tutto) oppone il suo rifiuto. Certo, non è un rifiuto prestabilito: se così fosse, non avremmo alcun dramma, e verrebbe anche meno quel chiaroscuro allarmato e fosco di presagi che è la scrittura stessa di Drieu. Non prestabilito e tuttavia potente, contiguo alla parte distruttiva di sé che ormai (nel' 44) prende il sopravvento e si radica comunque in quell'antico patto di fedeltà all'adolescenza selvatica e solitaria che il Diario ci ha dichiarato una volta per tutte: "Quando ero adolescente, promettevo a me stesso di restare fedele alla giovinezza: un giorno ho tentato di mantenere la parola".