Storia di Sophie Scholl e della rosa bianca
Lindau
Traduzione di Nazzaro M.
Torino, 2008; br., pp. 308, ill., cm 14,5x21,5.
(I Leoni).
collana: I Leoni
ISBN: 88-7180-767-7
- EAN13: 9788871807676
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.401 kg
Sophie Scholl fu ghigliottinata all'età di 21 anni dal Tribunale del Popolo di Monaco di Baviera, il 22 febbraio 1943, per tradimento contro lo Stato e il Führer. Insieme a lei vennero decapitati il fratello Hans, Christoph Probst e, due mesi dopo, Alexander Schmorell, Willi Graf e il loro professore di filosofia, Kurt Huber. Si concluse così l'avventura della "Rosa Bianca", il gruppo di cinque giovani universitari tedeschi che nel corso del 1942 e nelle prime settimane del 1943 sfidarono il regime nazista stampando e diffondendo clandestinamente in Germania e Austria sei opuscoli contro Hitler. Quei fogli raccontavano gli orrori che si stavano consumando ai danni degli ebrei, informavano delle sconfitte militari naziste - una su tutte: Stalingrado -, facevano appello ai grandi ideali della cultura e alle lezioni della storia, esortavano i tedeschi alla ribellione, al sabotaggio, alla diserzione. La Rosa Bianca non fu un'organizzazione diffusa, strutturata, con collegamenti internazionali, sul modello della Resistenza italiana. Fu qualcosa di diverso e forse di unico nella storia della lotta ai totalitarismi del '900. Quei giovani, infatti, non erano animati da un'ideologia né erano particolarmente interessati alla politica. Il loro sacrificio - ispirato ai principi cristiani di fratellanza e giustizia - è un inno alla sacralità della vita di fronte alla barbarie e al disprezzo per l'uomo.