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L'abitudine

Mimesis Edizioni

A cura di Vincenti D.
Sesto San Giovanni, 2020; br., pp. 170, cm 12x24.
(Filosofie).

collana: Filosofie

ISBN: 88-575-6475-4 - EAN13: 9788857564753

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Che cos'è l'abitudine? E quali sono i suoi ambiti di applicazione? Quando, nel suo articolo "De l'habitude" del 1876, Léon Dumont offre una risposta a simili quesiti, è ben consapevole della portata innovativa delle sue soluzioni. Se infatti, come egli afferma, l'abitudine è un "fatto universale", la sua azione non può essere circoscritta - com'era stato fatto sino a quel momento - alla sola sfera del vivente, ma deve essere ricercata anche nelle proprietà della materia inorganica. Così come l'uomo è in grado di acquisire determinate abitudini di movimento, allo stesso modo un abito, se indossato a lungo, si adatta alla forma del corpo; la serratura scatta con maggiore prontezza dopo esser stata utilizzata più volte; e lo strumento musicale acquista armoniosità se suonato per molto tempo dalle sapienti mani del musicista. Prendendo avvio dalle precedenti riflessioni francesi sull'abitudine, e con uno sguardo attento all'empirismo inglese, all'evoluzionismo darwiniano e alle coeve acquisizioni della scienza neurologica, Dumont fornisce una descrizione dell'abitudine che non mancherà di esercitare una profonda fascinazione sui suoi contemporanei. Postfazione di Catherine Dromelet.

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