Dizionario dei simboli cinesi
Astrolabio Ubaldini
Traduzione di G. Fiorentini.
Roma, 1999; br., pp. 332, ill., cm 15x21.
(Civiltà dell'Oriente).
collana: Civiltà dell'Oriente
ISBN: 88-340-1318-2
- EAN13: 9788834013182
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Peso: 0.482 kg
Come disse il grande collezionista d'arte dell'Estremo Oriente Emil Preetorius, "in Oriente non c'è oggetto del mondo naturale, organico o inorganico, né manufatto umano, che non sia immediatamente dotato di senso simbolico". Per capire la Cina e la sua ricchissima eredità letteraria e artistica occorre interpretare questo secondo livello semantico, simbolico, che compenetra non solo ogni manifestazione artistica cinese, ma anche la comunicazione quotidiana. Il linguaggio metaforico è favorito dalla lingua cinese e dalla sua altissima percentuale di omofoni che permettono infiniti giochi di parole. Ad esempio il pipistrello, fu, è simbolo della fortuna (anch'essa fu), e il cervo, lu, è omofono di guadagni (lu). Per il cinese l'espressione diretta è rozza e primitiva. Se vuole augurarvi ricchezze continue, preferirà donarvi l'immagine di un bambino con una carpa in mano accanto a un loto: la carpa, yu, è simbolo di abbondanza (yu) e il loto, lian, significa anche 'senza interruzione'. Questo dizionario delinea un grande affresco della Cina: le usanze religiose e sociali, gli ordinamenti politici, i miti, le festività, le fiabe, gli usi delle tante minoranze etniche. Dagli oltre quattrocento simboli illustrati emergono i temi più significativi nella vita dei cinesi: la longevità, la ricchezza, la discendenza, il rango sociale elevato, la salute.