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La grande stagione del balletto russo. Fra Ottocento e Novecento: tradizione e avanguardia

Dino Audino Editore

Roma, 2022; br., pp. 136, cm 12x24.
(Ricerche. 66).

collana: Ricerche

ISBN: 88-7527-528-9 - EAN13: 9788875275280

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Il volume focalizza l'attenzione sul balletto russo tra gli ultimi decenni del XIX secolo e i primi trent'anni circa del Novecento, ossia sulla stagione straordinariamente vivace che va da Petipa e Ivanov fino ai Ballets Russes di Djagilev. L'autrice prende le mosse dall'importantissima produzione classica che vede la creazione di opere immortali come Il lago dei cigni o come La bella addormentata, ma anche dai riallestimenti russi, più o meno filologici, di capitali produzioni romantiche quali Giselle. Passando attraverso eventi di rilievo come I milioni di Arlecchino, arriva fino ai capolavori di Fokine, di Niz?inskij e degli altri grandi coreografi ingaggiati da Djagilev. Elena Randi evidenzia come, fra il balletto più regolarmente classico e le innovazioni introdotte dalla compagnia di Djagilev, si scopra un'influenza notevole soprattutto di Petipa su Fokine, Niz?inskij, Balanchine, pur con cospicue varianti. Il libro è suddiviso in tre capitoli di carattere tematico: Fra tecnica classica e ribellione al codice, Il mito dell'opera d'arte totale e Il nodo gordiano della trasmissione. Il terzo introduce la questione quanto mai spinosa del modo in cui le coreografie del passato (e specificamente quelle dell'epoca e dell'area geografica in oggetto) si siano tramandate fino a noi.

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