Due Pittori Tardogotici Fiorentini per Pistoia. Mariotto di Nardo e Rossello di Jacopo Franchi
Elena Testaferrata - Valentina Baffi - Giacomo Guazzini
Gli Ori
Pistoia, 2015; br., pp. 40, ill. col., cm 15x21.
ISBN: 88-7336-591-4 - EAN13: 9788873365914
Soggetto: Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Luoghi: Toscana
Extra: Arte Bizantina
Testo in:
Peso: 0.18 kg
La piccola mostra, nata da uno scambio d'eccezione fra il Museo Civico di Pistoia e la Galleria dell'Accademia di Firenze, raduna un piccolo ma prezioso nucleo di tavole realizzate da due illustri esponenti della pittura tardogotica fiorentina: Mariotto di Nardo e Rossello di Jacopo Franchi, entrambi attivi per Pistoia nel secondo decennio del Quattrocento.
Mariotto, con la collaborazione di Rossello, fu infatti incaricato della realizzazione dell'arredo pittorico dell'importante convento di Giaccherino (fig. 1), fondato sul monte Lunense, poco fuori Pistoia, nei primissimi anni del Quattrocento, per volontà del nobile pistoiese Gabriello di Bartolomeo Panciatichi. Tale arredo dovette esser costituito dalle due tavole oggi nelle collezioni civiche (Madonna col Bambino e angeli, Annunciazione della Vergine tra i Santi Nicola e Giuliano), contraddistinte dagli stemmi familiari Panciatichi, e da una terza pala raffigurante la Madonna col Bambino, un tempo nei locali del convento, che, sia pure idealmente, completa l'insieme radunato in mostra, nell'auspicio di un suo prossimo ritorno alla fruizione pubblica.
Le quattro tavole in prestito dalla Galleria dell'Accademia rappresentano altrettanti momenti significativi dell'amplissima produzione di Mariotto di Nardo - di cui figurano l'imponente Vergine dell'Umiltà celeste col Bambino tra i Santi Stefano e Reparata, commissionata probabilmente dall'Arte della Lana di Firenze, e la predella con Storie di San Nicola, parte di un polittico ad oggi disperso - e del più giovane Rossello di Jacopo Franchi, presente con le due tavole con San Francesco e San Giovanni Battista, originariamente pertinenti ad un complesso smembrato.
Al contempo, alla mostra L'arte di Francesco. Capolavori dell'arte italiana e terre d'Asia fra XIII e XV secolo (Firenze, Galleria dell'Accademia, 30 marzo - 10 novembre 2015), il Museo Civico di Pistoia ha contribuito con il prestito di due opere, entrambe provenienti dalla chiesa di San Francesco: il San Francesco e otto storie della sua vita e miracoli post mortem (tempera su tavola, 1250-1260) del Maestro della Croce n. 434 e Maestro di Santa Primerana e il San Francesco che riceve le stigmate (bassorilievo in marmo, 1270 circa) attribuito a Nicola Pisano, quale contributo all'indagine sugli altissimi vertici raggiunti dalla produzione artistica (pittura, scultura, miniatura, arti suntuarie) di diretta matrice francescana e sull'intensa attività pastorale e diplomatico-culturale svolta dai francescani in Terrasanta e in Estremo Oriente.
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